Parlare di crisi degli NFT è semplicistico (anche se attira click)
In ogni fase di mercato in calo (bear market) arrivano i cantori dell'Apocalisse per dire "lo avevo detto..."
Ancora a parlare di NFT? Sì. Perchè continua il bear market (mercato al ribasso) ma le potenzialità non sono mai state così alte.
Torniamo su un argomento già affrontato a gennaio 2023, ad ottobre 2022 e affrontando il caso Beeple. Lo abbiamo fatto in differenti fasi del mercato, senza farci prendere nè dall’entusiasmo nè dal panico.
Ora il mercato è in ribasso, ed è scoppiata una bolla immensa.
Gli NFT venduti a 1M$ oppure pseudo-arte nata per cavalcare il trend non valgono più niente.
Ma per fortuna il vero core degli NFT, dove c'è reale caso d'uso e sviluppo, è ben altro.
Io sono abbastanza vecchio per ricordare il fallimento di Pets.com (ogni era ha le sue bolle) e la bolla delle; che però non ha significato la fine di Internet.
E allora?
Bisogna innanzitutto scindere l'aspettativa di profitto/guadagno dal mondo degli NFT: non pensare di comprarli solo per rivenderli a prezzo più alto, ma per i loro casi d'uso effettivi. Casi d'uso quali:
Ticketing: per eventi e altre occasioni (verificabile on chain, uso di infrastruttura già esistente e senza costi di intermediari quali eventbrite, trasferibili, rivendibili su mercato secondario trasparente ecc);
POAP: badge che provano la tua presenza da qualche parte o in qualche momento del tempo, utilizzabili in futuro per le più disparate ragioni (sei stato all'evento X? Sconto 30% sull'evento Y e/o sul merchandising o altre cose);
Gamification: badge fedeltà, tipo trofei della playstation che magari danno diritto a futuri airdrop e/o altri benefit;
Interazioni social (follow, like) su social media Web3;
Asset in game su videogame (a patto che non siano overpriced solo perché sono NFT e che i videogame siano già usati e giocati perché sono belli e divertenti e non solo perché ci sono gli NFT);
Tokenizzazione di oggetti e asset reali;
Certificazione, notarizzazione;
Identità digitale.
Questi casi d'uso hanno un punto in comune importantissimo. Non avere aspettative di ritorno economico dovute al fatto che sono NFT, ma usarli solo perché sono un alternativa migliore ai corrispettivi asset Web2.
Siamo ancora ad un livello estremamente sperimentale: non è possibile pensare che tutti useranno solo NFT e nessuno venderà più biglietti di concerti in maniera tradizionale; servono ancora tanti passi avanti, soprattutto lato infrastruttura.
Però di fatto c'è sviluppo e si va avanti, e sminuirlo riducendo l'industria NFT al prezzo di quelli speculativi (che si, sono spazzatura) è un peccato di superficialità.
Il parere di Giulio Bozzo (via Giornalettismo);
Analisi dello studio realizzato da Dappgambl;
Fonte originale del rapporto Dappgambl.
Chi sono
Sono Dario Ujetto e scrivo questa newsletter da fine agosto. Ho 44 anni e da sempre sono appassionato di storie.
Sono co-founder della startup Artàporter e della società di consulenza Feelthebeat.
Scrivo storie di cibo su Eat Piemonte.
Operaio della comunicazione e del marketing, non chiedetemi mai consigli su carriera professionale o personal branding. Non ho una carriera e sono un pessimo venditore.
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