Pietro Terzini si definisce un creativo contemporaneo
Una riflessione sulla figura dell'artista contemporaneo.
Torniamo a parlare di Pietro Terzini, lo avevamo già citato in un precedente post.
Lo facciamo perchè in una intervista su Pambianco News delinea alcune riflessioni che sono fondamentali per chi vuole intraprendere la professione della creatività.
Ormai il ritorno della fluidità fra arte, pubblicità e comunicazione è una realtà. Siamo tornati ad un Ottocento/primi Novevento, dove le aziende cercano artisti con qualcosa da dire, per declinare messaggi e valori dell’artista sul brand.
Con operazioni riuscite o semplici trovate estemporanee.
Chi era Pietro Terzini prima di diventare Pietro Terzini?
Da bambino ero un fan dei dinosauri, dei Pokémon, del basket e poi della moda. Grazie ai primi siti internet legati all’hip hop e all’Nba sono entrato in contatto con un immaginario street che in Italia non esisteva ancora. In seguito, la facoltà di architettura a Milano mi ha dato un’impostazione molto progettuale, fornendomi le basi di disegno con strumenti come Photoshop, Adobe Illustrator e AutoCad che utilizzo tuttora.
Come nasce il suo percorso professionale?
Mi sono laureato in architettura e ho lavorato presso vari studi sia in Italia che all’estero ma era difficile trovare lavori pagati e quindi, su suggerimento di mia sorella, ho fatto un master in marketing alla Bocconi differenziando così il mio curriculum. Nel 2016 ho iniziato a lavorare per The Blonde Salad dove sono rimasto per sei anni contribuendo al successo della piattaforma. Sono entrato come stagista fino a lavorare all’e-commerce di The Blonde Salad e poi di Chiara Ferragni Collection, diventano infine responsabile dei contenuti di TBS, è stata una grande scuola che mi ha dato la possibilità di interfacciarmi con molti marchi moda e capire le potenzialità dei social media. Erano gli anni in cui ci si spostava da Facebook a Instagram che non era ancora esploso.
Quando ha iniziato a interessarsi ai fashion brand?
Nel tempo libero mi dedicavo ad alcune attività creative e portavo a casa i primi regali che arrivavano a Chiara, cadeau con packaging molto belli come le scatole di Louis Vuitton e Prada. Guardandole in libreria ho deciso di scriverci qualcosa trasformandole sostanzialmente in meme. Questo tipo di contenuto ha iniziato a girare online, sono riuscito ad entrare nel mondo dell’arte tramite la galleria Rosenbaum Contemporary di Palm Beach, in seguito anche in alcune gallerie italiane fino alle collaborazioni con i brand. Ho intrapreso così una carriera indipendente mettendo insieme le mie passioni da bambino, l’infarinatura acquisita al Politecnico e l’expertise digital appresa da The Blonde Salad.
Come si definirebbe?
Le categorizzazioni non mi fanno impazzire. Per alcuni brand sono un consulente, per altri sono un designer con cui fare una capsule collection, per le gallerie sono un artista. Io di fatto sono un creativo contemporaneo.
Com’è il rapporto con i marchi con cui collabora?
Sono abbastanza fortunato perché i miei committenti, dall’hotellerie fino all’hi-tech e ovviamente la moda, mi lasciano quasi sempre carta bianca. Mi interessa sempre fare qualcosa che sia rilevante innanzitutto per la gente, mantenere una coerenza comunicativa, grafica, riconoscibile per il mio pubblico online e che possa essere funzionale per i committenti.
Quando ha capito di essere un creativo di successo?
Ogni giorno mi sveglio è dico “si riparte da zero”, ho un approccio molto umile perché so che la creatività è una sfida quotidiana. Ho iniziato a capire che quello che stavo facendo poteva avere una sorta di potenziale quando ho avuto delle commissioni da alcuni privati di Hong Kong, è il potere dei social. Cerco sempre di non essere banale ma, allo stesso tempo, ci tengo a realizzare molti lavori. È importante la qualità ma anche la quantità; se ho avuto un riconoscimento anche al di fuori dei bastioni di Porta Venezia è perché viviamo in un periodo in cui è importante esserci, se si molla il colpo si rischia di essere dimenticati.
Da qualche tempo ai lavori canonici si è aggiunta una serie di opere legate al mondo dei DM (direct message). Come mai?
A novembre uscirà il mio primo libro, edito da Solferino, che si intitola semplicemente ‘100 DMs’ e comprende appunto cento direct message pubblicati su Instagram. Il volume diventa un oggetto che si legge in 3 minuti e raccoglie la mia attività di un paio d’anni. I DM nascono sulla piattaforma Instagram, li stampo e ci faccio un libro, in pratica il processo inverso della digitalizzazione. Mi piace intuire cosa rispecchia la vita della gente, come i sacchetti dei brand o i DM, sviluppare l’idea in un filone che approfondisce quel tema fino a raggiungere un altro livello. Un sacchetto è un sacchetto, un DM è un DM ma la pubblicazione in serie può anche essere considerata arte. Mi piace rendere cose semplici e popolari qualcosa d’altro, alcuni le considerano arte, altri no. Entrambi i formati sono legati alla scrittura.
Perché i marchi del lusso si rivolgono a lei?
È un discorso di tone of voice. Io ho un modo di creare slogan più rilassato rispetto a quello che hanno le grandi aziende. Quando firmo io una campagna è Terzini che si esprime mentre per un grande marchio è più difficile elaborare un messaggio diretto in maniera personale. È importante anche il format con cui è nata la mia idea: i billboard vengono spesso scattati passando dal formato fisico al digitale, quindi le campagne diventano virali in maniera organica. Quando la gente ricondivide qualcosa è molto più efficace di quando è un brand a pubblicizzarsi.
Ci sono state collaborazioni complesse? Con chi le piace lavorare?
Tutte le collaborazioni, a parte casi rari, sono sempre un po’ complicate. Un brand con cui mi piace sempre lavorare è Tiffany, per un discorso di team, il brand è fatto di persone con cui è più o meno facile interagire.
Con quale brand vorrebbe realizzare una campagna?
Mi piacerebbe lavorare con Jordan, uno dei miei brand preferiti essendo fan di Michael Jordan, dopo aver visto il film ‘Space Jam’ ho giocato per più di dieci anni a basket. Non ho ancora sviluppato partnership con il mondo dello sport e della musica pur essendo ambiti che mi piacciono molto.
Quali sono i suoi punti di riferimento? Si ispira a qualcuno?
Non guardo gli altri altrimenti finisco per copiare ma mi faccio ispirare dalle vite dei miei amici e da quello che succede in giro. Guardo a Kaws, Takashi Murakami, artisti pop che fanno delle opere veramente belle, i miei preferiti insieme a Damien Hirst.
MEMISSIMA arriva a Torino
Chi sarà il personaggio più memato d’Italia del 2023? Si preannunciano grandi sorprese a Memissima, il festival della cultura memetica ideato da Max Magaldi e prodotto da The Goodness Factory con Lievito Consulting media partner dell’evento che si svolge a Torino, giovedì 23 novembre a Scuola Holden e da venerdì 24 a domenica 26 novembre nell’hub culturale OFF TOPIC di Via Pallavicino 35.
Come ogni anno fulcro del festival saranno i Meme Awards: l’Oscar, unico in Italia, che premia i migliori meme dell’anno.
Protagonisti del festival i memers delle più importanti pagine italiane a partire da Sapore di Male, Hipster Democratici, Filosofia Coatta, a Inchiestagram, AQTR, Booksandmemes, Memi Borghesi e tanti altri.
Novità di quest’anno MEME PER GLI ACQUISTI, l'incubatore sul memevertising realizzato in collaborazione con Camera di Commercio di Torino e UNA - Aziende della Comunicazione Unite che, durante le mattine e i primi pomeriggi del 24 e del 25 novembre, completa l’offerta del festival ospitando alcuni dei migliori consulenti della comunicazione italiani e rappresentanti di grandi agenzie di comunicazione come Alessandro Scali Direttore Creativo di TEMBO, Riccardo Pirrone CEO e Digital Strategist di KirWeb e mente della comunicazione di TAFFO, Camilla Macchia Social Media Creator di RYANAIR Italia, Pietro Verri Direttore Creativo di RIBELLI, Francesco Dominelli di Hellodí e tante altre.
L’incubatore è pensato per studiare il rapporto tra meme e pubblicità e mettere in contatto autori e admin di pagine meme con agenzie di comunicazione e aziende.
Una quattro giorni intensa di formazione e lectio magistralis di ‘scrittura memetica’ e non solo, fra talk, speed date, presentazioni di libri e tanto spettacolo, fra performances teatrali e digitali che coinvolgono artisti, docenti universitari ed esperti del mondo della comunicazione per imparare a riflettere e conoscere come quanto i meme possano e debbano oggi essere integrati all’interno di una strategia di comunicazione, per imparare a conoscerne i rischi, ma anche tutte le opportunità. Inoltre grazie agli speed date agenzie di comunicazione potranno incontrare dal vivo Admin e Creator delle pagine dei Meme.
Fra i tanti talk da non perdere, “Non C'è Un Cazzo da Ridere” il Talk-Show memetico a cura di Hipster Democratici, Giornalisti Che Non Riescono A Scopare e Memi Borghesi, ma anche il talk con MammadiMerda in occasione della Giornata Mondiale Contro La Violenza Sulle Donne in collaborazione con il festival Digitale Popolare dal titolo “Patriarcato digitale: i meme sono amici o nemici?” ed un approfondimento sul rapporto tra meme e musica con Federico Dragogna.
E poi ospiti come Valentina Tanni che presenterà il suo nuovo libro “Exit Reality”, Daniele Zinni con il libro “Meme del Sottosuolo” e, direttamente da Propaganda Live, Alessio Marzilli presenterà il suo ultimo libro “Cercasi Piddì disperatamente”.
Altra novità di quest’anno la collaborazione con il mondo del teatro performativo contemporaneo con il LIVE A/V “ICONOCLUSTERS”, a cura di Cubo Teatro con Max Magaldi e Niccolò Borgia, per la stagione Fertili Terreni: ICONOCLUSTERS è un sabba, un rituale collettivo, in cui meme e immagini reali vengono sacrificati, martirizzati, per dar loro giusta sepoltura simbolica.
E ancora “Teatropostaggio”, un esperimento fra teatro e performance digitale nel quale cinque memer ed un gruppo di professionisti del teatro mettono in scena una jam session che usa Telegram come fosse un palco: un progetto di Giacomo Lilliù, curato con Pier Lorenzo Pisano, creato con i memer Giulio Armeni, Davide Palandri, piastrellesexy, Daniele Zinni, Loren Zanardo e i performer Federica Dordei, Lorenzo Guerrieri, Arianna Primavera e Daniele Turconi. Prodotto da MALTE, Teatropostaggio è vincitore di Residenze Digitali 2023 e sostenuto dal Network FONDO.
L’attesa più grande è pero per i Meme Awards, gli “Oscar dei meme” che, dopo il successo dell’ultima edizione con la premiazione di Luigi Di Maio come personaggio più memato dell’anno, ci stupirà ancora più dello scorso anno nel corso della serata finale di sabato 25 novembre dalle 21.00 che verrà trasmessa in diretta streaming grazie alla preziosa collaborazione con WetDry
Più di 300 le richieste di partecipazione ai Meme Awards, con oltre 500 meme candidati. Non solo le pagine “big”: fino al 17 novembre tutti i memers hanno avuto la possibilità di partecipare all’evento inviando i propri meme a @memissimafestival, il profilo Instagram dell’evento.
I meme candidati verranno giudicati da una giuria composta da Serena Mazzini docente alla NABA e autrice di podcast, Alessandro Lolli autore de La Guerra dei Meme, Mattia Angeleri fondatore della pagina AQTR, Alice Oliveri autrice e giornalista, Daniele Polidoro giornalista di Wired e tgcom24 e Mattia Salvia giornalista, autore di “Interregno” e fondatore della pagina Iconografie XXI.
La giuria individuerà i 4 meme finalisti per le diverse categorie tra cui Politica, Sport, Trash, Cultura, Memeromanzi. I vincitori verranno scelti dalla combinazione tra il voto della giuria e quello dei follower della pagina dell’evento Memissima/Meme Awards: per votare basterà seguire la pagina su Instagram ed esprimere la propria preferenza.
PROGRAMMA MEMISSIMA
GIOVEDì 23 NOVEMBRE
Memissima@Scuola Holden, lezioni di scrittura memetica
Scuola Holden | 10:00
Training Memers
“Cosa può un meme” Con Daniele Zinni @inchiestagram
Scuola Holden | 12:00
Training Memers
Le “Lezioni Amemicane” con Giulio Armeni @filosofiacoatta
Scuola Holden | 14.30
Training Memers
“Dissacrare il sacro: i meme ci insegnano a migliorare il nostro rapporto con la letteratura” Con Claudia Grande @t1nd3rtrash_ @_booksandmemes_
Scuola Holden | 21:00
Stand Up Memedy
con Torino Comedy Lounge
Uno show inedito nel quale stand-up comedy e meme si fondono per dar vita al superpotere comico della Stand Up Memedy. I comici di Torino Comedy Lounge Pippo Ricciardi, Emanuele Tumolo, Antonio Piazza presentano 3 monologhi scritti in collaborazione con altrettante pagine di meme!
*Per tutti gli eventi alla Scuola Holden l’ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria a questo link.
VENERDì 24 NOVEMBRE
OFF TOPIC | 10:00
Meme o non Meme: Perchè le Agenzie Non usano la Memetica?
Panel di UNA (Aziende della Comunicazione Unite)
Con Alessandro Scali (Direttore Creativo TEMBO), Pietro Verri (Direttore Creativo RIBELLI)
OFF TOPIC | 12:00
Case Study: RYANAIR
Con Camilla Macchia (Social Media Creator di Ryanair Italia)
OFF TOPIC | 15:00
Speed Date
Agenzie di Comunicazione incontrano Admin e Creator di pagine Meme
OFF TOPIC | 17:00
TALK: MEME MUSIC con Federico Dragogna
OFF TOPIC | 18:30
Presentazione del libro Exit Reality
Con Valentina Tanni (Storica dell’Arte, Curatrice e Docente) e Mariano Tomatis (Scrittore e Illusionista)
Accompagnata da Mariano Tomatis, Valentina Tanni ci guida nelle realtà digitali parallele delle backrooms, della stimolazione sensoriale dell’ASMR, del weirdcore, delle pratiche pseudomagiche del reality shifting e dei rituali memetici, attraverso le quali cerchiamo di evadere da un reale sempre meno distinguibile dal virtuale.
OFF TOPIC | 21:30
Presentazione del libro Techgnosis
Con Serena Mazzini e Francesco Guglieri
OFF TOPIC | 23
Iconoclusters LIVE A/V
Fertili Terreni Teatro
Iconoclusters è un sabba, un rituale comunitario in cui icone, meme e immagini reali vengono sacrificate, martirizzate, per dar loro giusta sepoltura simbolica in un mondo che, altrimenti, si accontenterebbe di scrollarci sopra qualche volta, dimenticandosene in un attimo.
Prodotto da Cubo Teatro, con Max Magaldi e Niccolò Borgia
SABATO 25 NOVEMBRE
OFF TOPIC | 10
Case study: TAFFO
Riccardo Pirrone (CEO e Digital Strategist di KirWeb)
OFF TOPIC | 12
Meme, Soldi, Successo: Speech di Daniele Zinni
Daniele Zinni (SMM e Autore di Meme del Sottosuolo)
OFF TOPIC | 13.30
Memissima Brunch
OFF TOPIC | 15
Speed Date
Agenzie di Comunicazione incontrano Admin e Creator di pagine Meme
OFF TOPIC | 17
Non C'è Un Cazzo da Ridere - Talk-Show memetico
Con Hipster Democratici, Giornalisti Che Non Riescono A Scopare, Memi Borghesi
Il 2023 è stato un anno orrendo per il mondo e anche noi memer non ci sentiamo troppo bene. Una rassegna stampa memetica dell’anno horribilis che ci stiamo lasciando alle spalle, per chi ha bisogno di digerire il 2023 e non si accontenta della Rassegna stampa de Il Post al Circolo dei Lettori.
OFF TOPIC | 18.30
Talk: Patriarcato digitale: i meme sono amici o nemici?” Con Sara Malnerich e Francesca Fiore (@mammadimerda)
Le parole possono essere armi anche nel mondo digitale, e soprattutto alleate del mondo patriarcale. Il mondo meme è un alleato o un nemico? In collaborazione con @festivaldigitalepopolare e @mindthegapfest, @francescaflower, @sarahmalnerich di @mammadimerda e @jacques_ecravatte ne parleranno in occasione del 25 novembre, la giornata internazionale contro la violenza sulle donne. Un incontro per ragionare sull’importanza delle parole all’interno del mondo digitale come base spesso sottovalutata in quella che è stata teorizzata come piramide della violenza. L’ingresso è gratuito con prenotazione obbligatoria tramite Typeform. Questo il link del typeform
OFF TOPIC | 21
Meme Awards
La serata di gala più pazza d'Italia che assegna gli oscar dei meme ai creators più intelligenti, sfacciati e irriverenti. Chi sarà il “personaggio più memato d’Italia” del 2023?
OFF TOPIC | 23
Portafortuna
Closing Party
DOMENICA 26 NOVEMBRE
OFF TOPIC | 12
Memissima Brunch presentazione di “Cercasi Piddí disperatamente”
Con Alessio Marzilli e Mattia Angeleri , modera Max Magaldi
Direttamente da Propaganda Live, Alessio Marzilli presenta il suo libro “Cercasi PIDDÍ disperatamente” insieme a Mattia Angeleri di AQTR
OFF TOPIC | 17
Presentazione del libro “Meme del Sottosuolo” di Daniele Zinni
Con Daniele Zinni, Alessandro Lolli, Serena Mazzini
OFF TOPIC | 18.30
Teatropostaggio
Performance teatrale e digitale
Cosa succede se si utilizza lo shitposting come meteora impazzita per schiantare i paradigmi della scena? Se lo chiedono cinque memer e un gruppo di professionisti del teatro, in una jam session che usa Telegram come fosse un palco. Un progetto di Giacomo Lilliù, curato con Pier Lorenzo Pisano, e creato con i memer Giulio Armeni, Davide Palandri, piastrellesexy, Daniele Zinni, Loren Zanardo e i performer Federica Dordei, Lorenzo Guerrieri, Arianna Primavera e Daniele Turconi. Prodotto da MALTE, il lavoro è vincitore di Residenze Digitali 2023 e sostenuto dal Network FONDO.
Chi sono
Sono Dario Ujetto e scrivo questa newsletter da fine agosto 2022. Ho 44 anni e da sempre sono appassionato di storie.
Sono co-founder della startup Artàporter e della società di consulenza Feelthebeat.
Scrivo storie di cibo su Eat Piemonte.
Operaio della comunicazione e del marketing, non chiedetemi mai consigli su carriera professionale o personal branding. Non ho una carriera e sono un pessimo venditore.
Mi trovate anche su Linkedin.