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Yayoi Kusama, Vuitton e il mecenatismo contemporaneo
L'artista giapponese vive una fase di visibilità mainstream grazie al brand francese.
Yayoi Kusama è nata nel 1929 a Matsumoto, in Giappone, figlia di una famiglia dell’alta società. Fin da bambina ha iniziato ad avere allucinazioni visive e uditive, percependo un’aura particolare intorno ad alcuni oggetti e sentendo gli animali parlare.
Il suo modo di reagire è stato appoggiarsi all’arte: con l’ausilio di una semplice matita ha iniziato a riprodurre ciò che faceva parte di questo mondo, trasformando l’arte in un antidoto.
Appassionata di pittura, è stata ostacolata in tutti i modi dai genitori, che volevano relegarla ad un ruolo minore: proprio da quel momento la Kusama ha iniziato a ribellarsi al sistema, sognando di abbandonare il Giappone non appena ne avesse avuto la possibilità.
La fuga negli Stati Uniti le ha poi dato infinite possibilità di espressione e consacrazione nel ruolo di artista.
Tornata in Giappone nel 1975 per ricoverarsi causa aggravio delle sue condizioni fisiche, ha comunque continuato il suo percorso artistico fino alla collaborazione con brand globali come Louis Vuitton e Lancome.
Certamente non si può negare che il marchio di punta dell’agglomerato francese LVMH sia per l’artista giapponese mecenate e protettore.
Yayoi Kusama per Louis Vuitton a Parigi e a Milano
La collaborazione tra Yayoi Kusama e Louis Vuitton è di lunga data; a gennaio 2023 Parigi è stata invasa da una gigantesca scultura che ha celebrato questo sodalizio, attirando l’attenzione di tutto il mondo.
Il negozio al civico 101 del viale degli Champs-Élysées di Parigi è stato abbracciato da un’enorme scultura di Yayoi Kusama. Ma che cosa hanno creato?
Tutta la struttura, in stile art déco, è stata decorata con i pois multicolor.
Ma non solo Parigi: Louis Vuitton ha scelto anche Milano per celebrare la seconda collaborazione con l’artista giapponese. Vicino al nuovo spazio Louis Vuitton di Via Bagutta, ex Garage Traversi, dal 13 gennaio al 14 febbraio si possono ammirare 3 installazioni dell’artista.
Video della collaborazione con Louis Vuitton: Parigi, Tokyo
Distretto del Novese: una call artistica in Piemonte
Raccogliere dichiarazioni d’amore per il Basso Piemonte in chiave contemporanea.
È questo l’obiettivo della call di arte urbana Corto Circuito Creativo, lanciata dal Distretto del Novese – l’ente di valorizzazione turistica, commerciale e culturale di questa porzione del territorio piemontese – grazie al contributo della Fondazione Cassa di Risparmio di Alessandria, tramite la partecipazione al bando Terre Belle.
Tema prescelto il cuore, per proseguire così il progetto partito lo scorso anno, di identificare il basso Piemonte come #ilterritorioromantico per eccellenza, usando la tecnologia per costruire un ponte tra fisico e digitale, tra arte urbana e metaverso.
https://www.distrettonovese.it/corto-circuito-creativo-call-di-arte-urbana-aperta-a-tutti/
Chi sono
Sono Dario Ujetto e scrivo questa newsletter da fine agosto. Ho 44 anni e da sempre sono appassionato di storie.
Sono co-founder della startup Artàporter e della società di consulenza Feelthebeat.
Scrivo storie di cibo su Eat Piemonte.
Operaio della comunicazione e del marketing, non chiedetemi mai consigli su carriera professionale o personal branding. Non ho una carriera e sono un pessimo venditore.
Mi trovate anche su Linkedin.