Seoul come nuova città dell'arte contemporanea globale
Come per molti altri settori, la Corea si sta espandendo anche nel mercato dell'arte.
Si è conclusa il 9 settembre Frieze Seoul.
Diretta da Patrick Lee e organizzata al COEX nella stessa settimana e in collaborazione con Kiaf SEOUL, Frieze Seoul ha raccolto quest'anno 120 tra le migliori gallerie internazionali da 30 paesi del mondo e una spiccata presenza di operatori asiatici.
Stando infatti a una recente analisi del Korea Art Authentication and Appraisal Research Center, anche la Corea del Sud è stata investita dalla flessione del mercato dell'arte del primo semestre 2023, con un calo delle vendite in asta intorno al 47% per le case locali Seoul Auction, K-auction e Myart Auction, e del 18,3% per le globali Christie's, Sotheby's e Phillips.
Un rallentamento che però non inficia il nuovo posizionamento del paese nello scacchiere dell’arte, né tantomeno la concentrazione nella capitale di numerose mega-gallerie globali, da Pace a White Cube.
Incentivo ultimo, in termini di tempo, al consolidamento del sistema dell'arte coreano è stato di certo l'arrivo a Seoul di Frieze, perfetto volano di attenzione mediatica e di internazionalizzazione.
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Link interessanti
L'espansione delle gallerie internazionali e il mercato dell'arte a Seoul | Artnet;
The Armory Show e l'avvio della stagione del mercato a New York | The Art Newspaper;
Il grande salto di Seoul raccontato dalla gallerista Tina Kim | ARTNews;
Alcune proposte selezionate da Frieze Seoul | Ocula ;
Da Seul a Miami: il tour mondiale del mercato dell’arte | The Ducker Magazine.
Tra provocazione e ricerca del sensazionalismo
Da articolo di Elena Bordign su ICON.
L’inizio della fine sembra coincidere con una figura importantissima per l’arte contemporanea: parliamo del padre dell’arte concettuale, Marcel Duchamp, quando nel 1917 presentò in una mostra un orinatoio capovolto, dal titolo “Fontana”.
Dopo questo affronto provocatorio - perchè così venne recepito - Duchamp coniò il termine ‘ready-made’ (manufatto di serie), per definire “tutte quelle cose che non erano opere d’arte e che non corrispondevano a nessuno dei termini accettati dal mondo dell’arte”.
Ma prima dell’orinatoio, ci furono una ruota di bicicletta, uno scolabottiglie e perfino una pala per spalare la neve.
E’ passato oltre un secolo e ancora oggi il mondo dell’arte spesso si strugge per gli azzardi di alcuni artisti irriverenti.
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Cinque NFT di Haring all’asta da Christie’s
Cinque opere digitali uniche di Keith Haring realizzate negli anni Ottanta sono in arrivo da Christie's, in un’asta prevista dal 12 al 20 settembre, e potrebbero valere fino a 1,6 milioni di dollari.
Questi vibranti disegni digitali, realizzati mediante un computer Commodore Amiga del 1987, catturano a pieno lo stile iconico di Haring con linee audaci e colori pop.
Grazie al lavoro della Keith Haring Foundation, queste opere inedite, in precedenza visibili esclusivamente tramite floppy disk, saranno trasformate in NFT sulla blockchain Ethereum, garantendone così l’autenticità e la conservazione per gli anni a venire.
Si stima che ogni NFT possa raggiungere tra i 200.000 e i 500.000 dollari di valore, seguendo quello che era stato il successo della collezione NFT di Andy Warhol lanciata nel 2021.
Questa iniziativa rappresenta sicuramente un'importante pietra miliare nel mondo dell’arte digitale e rafforza l'eredità di Keith Haring come pioniere in un settore in continua trasformazione.
Chi sono
Sono Dario Ujetto e scrivo questa newsletter da fine agosto 2022.
Ho 44 anni e da sempre sono appassionato di storie.
Sono co-founder della startup Artàporter e della società di consulenza Feelthebeat.
Scrivo storie di cibo su Eat Piemonte.
Operaio della comunicazione e del marketing, non chiedetemi mai consigli su carriera professionale o personal branding.
Non ho una carriera e sono un pessimo venditore di me stesso.
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