Riccardo Gualino, il mecenate moderno e la sua collezione
Torino recupera con la nuova esposizione alla Galleria Sabauda la memoria di un grande piemontese.
La Collezione Riccardo Gualino è una raccolta di pittura, scultura, reperti archeologici ed arte applicata donata dall'industriale Riccardo Gualino alla Galleria Sabauda di Torino, dove, per volontà dello stesso donatore, è esposta in forma di casa museo.
L'industriale Riccardo Gualino (Biella 1879 - Firenze, 1964), iniziò la sua raccolta d'arte verso il 1912, incoraggiato dalla moglie Cesarina Gurgo Salice; la collezione, costituita da mobilio, oggetti di scavo, tappeti, oreficerie, statue, ceramiche, dipinti, fu dapprima raccolta nel suo castello di Cereseto nel Monferrato.
Alla fine della Grande Guerra, Gualino si trasferì insieme alla collezione nella sua abitazione torinese di via Bernardino Galliari 28.
Il progetto di ri-allestimento presso la Galleria Sabauda è stato presentato il 29 novembre e sarà visibile fino al 31 agosto 2023.
Con lo spostamento della Galleria Sabauda dal Palazzo dell’Accademia delle Scienze alla Manica Nuova di Palazzo Reale nel 2014, la Collezione Gualino aveva trovato una sistemazione parziale in un ambiente unico al terzo piano della Pinacoteca ed era presentata secondo un criterio prettamente cronologico, che non teneva conto della complessità della sua formazione.
Il nuovo percorso, suddiviso lungo sette sale al secondo piano della Galleria Sabauda, propone ambienti immersivi, dalle cromie di segno contemporaneo.
La visita è un’occasione unica per ammirare oltre 120 opere tra le quali spiccano capolavori della pittura toscana, come la Madonna in trono di Duccio di Buoninsegna e la Venere di Sandro Botticelli, e dipinti veneti come Venere e Marte di Paolo Veronese e Leda e il cigno della scuola di Tiziano.
Si aggiungono oreficerie antiche e raffinati reperti archeologici, come il gruppo scultoreo egizio della IV dinastia e il raro Piatto cartaginese con Nereide del VI secolo d.C., che testimoniano la passione antiquaria di Riccardo Gualino.
Chi era Riccardo Gualino
Riccardo Gualino nasce a Biella nel 1879 in una famiglia medio borghese.
Agli studiclassici affianca l’apprendistato in azienda, lavorando nella società ligure del cognato Attilio Bagnara, che importa legame dall’America.
In seguito collabora con i cugini Gurgo Salice di Casale Monferrato nel settore cementifero e sposa nel 1907 la cugina Cesarina.
Nel periodo pre-bellico, Gualino espande le sue attività all’estero, in Romania e Russia, nell’industria dei legnami e nel settore immobiliare.
Dopo un primo dissesto finanziario, grazie al sostegno di Giovanni Agnelli, intuisce il potenziale di espansione dei trasporti marittimi, fondando nel 1917 la Società di Navigazione Italo-Americana (SNIA), che converte negli anni Venti alla produzione di fibre tessili artificiali.
Parallelamente crea altre imprese nel campo della chimica (Ruminaca), nel settore dolciario, dando vita nel 1924 alla Società Anonima Unica (Unione Nazionale Industrie Cioccolato e Affini), nella produzione di produzione di pianoforti (Fabbrica Italiana Pianoforti) e successivamente nell’industria cinematografica (Lux Film).
Nel 1921 assume il controllo della Banca agricola italiana, embrione dell’Istituto Bancario San Paolo.
Tra il 1920 e il 1927 ricopre la carica di Vicepresidente della Fiat. Gli affari dell’imprenditore biellese cominciano a subire contraccolpi con il cambiamento della congiuntura economica e il varo della “quota novanta” da parte del governo.
Osteggiato dal fascismo, è confinato a Lipari nel 1931 con l’accusa di bancarotta fraudolenta e subisce la confisca di tutti i beni.
Amante dell’arte, Gualino si dedica al collezionismo, commissionando opere a pittori affermati, tra cui Felice Casorati, Gigi Chessa e Carlo Levi.
Fa realizzare immobili residenziali, teatri e palazzine per uffici ad architetti di fama. Negli anni Venti il Teatro di Torino è punto di raccolta di artisti e intellettuali.
Con la famiglia vive in due famose abitazioni: la palazzina di via Galliari, distrutta durante il secondo conflitto mondiale, e la villa di S. Vito, nota come “Villa Gualino”. Colpito da infarto, Riccardo Gualino muore a Firenze nel 1964.
Nuova vita all’arte di Herbert Pagani
Attraverso un progetto di crowfunding ospitato dalla Rete del Dono è possibile diffondere la conoscenza dell’opera e del pensiero di Herbert Pagani.
L’obiettivo di Pagani non era solo la comunicazione fra le arti, musica, canzone d'autore, pittura, scultura, radiofonia, scenografia, video, poesia scritta e cantata ma anche impegno civile, sociale e politico.
Un artista impegnato che ha dedicato la vita a temi come la pace fra i popoli, i cambiamenti climatici, l'ecologia, la salvaguardia di Venezia.
Pagani ci ha lasciato numerose testimonianze nei suoi discorsi audio e video (anche inediti), di un esemplare impegno civile.
Era (ed è) amatissimo anche dai giovani che, in mostre postume, ne hanno potuto ammirare le opere d’arte create raccogliendo materiali di scarto dalle spiagge e nelle discariche.
Per questo, un gruppo di sostenitori ha riunito idealmente la comunità dei suoi numerosi fan per realizzare un grande progetto: dar vita ad uno spettacolo per far rivivere la sua opera, il suo pensiero, il suo impegno civile.
Bruno Zanichelli come artista POP
Scomparso prematuramente nel gennaio 1990 a soli 27 anni, l'artista nella sua breve vita ebbe modo di affascinare il pubblico e la critica con la sua freschissima pittura, che traeva origine dal mondo dell'illustrazione e del fumetto cavalcando l'onda italiana di quegli anni, inventando un nuovo linguaggio.
Fu uno dei fondatori del movimento cosidetto "Scuola di Torino" che si delineò sullo scadere degli anni Ottanta.
Tra i suoi protagonisti oltre a Bruno Zanichelli ci furono Pier Luigi Pusole, Enrico De Paris e Daniele Galliano; questo movimento viene inserito in quella tendenza chiamata “Medialismo” da Gabriele Perretta, termine coniato in un catalogo del 1993.
Davano risalto ad una tendenza figurativa che prendeva spunti iconografici e stilistici dai Mass Media: fotografia, cinema, video, computergrafica, pubblicità, i fumetti e videogiochi.
Un pensiero dell'artista:
“Lo scopo principale rimane quello di essere imprendibili, non catalogabili, con la voglia di attivare più possibilità espressive, di poter essere cento cose diverse e di poterle raccontare in cento modi diversi, usando di volta in volta il linguaggio consono.”
Un movimento artistico ed un artista totalmente contemporanei ancora oggi.
Alcune opere di Bruno Zanichelli sono visibili a Torino nel nuovo Spazio 44 di via Maria Vittoria 44.
Chi sono
Sono Dario Ujetto e scrivo questa newsletter da fine agosto. Ho 44 anni e da sempre sono appassionato di storie.
Sono co-founder della startup Artàporter e della società di consulenza Feelthebeat.
Scrivo storie di cibo su Eat Piemonte.
Operaio della comunicazione e del marketing, non chiedetemi mai consigli su carriera professionale o personal branding. Non ho una carriera e sono un pessimo venditore.
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