Piero Gilardi e il suo PAV, il Parco Arte Vivente
E' stato definito un artista al servizio del sociale. Ma lavorò anche per Gufram e Armando Testa.
Piero Gilardi (Torino 1942 – 2023)
Nel 1963, realizza la sua prima mostra personale Macchine per il futuro.
Due anni più tardi realizza le prime opere in poliuretano espanso, i Tappeti-natura che espone a Parigi, Bruxelles, Colonia, Amburgo, Amsterdam e New York.
A partire dal 1968 interrompe la produzione di opere per partecipare all’elaborazione delle nuove tendenze artistiche della fine degli anni ’60: Arte Povera, Land Art, Antiform Art.
Gilardi con i suoi primi progetti per la ditta di arredamento Gufram, i Sassi ed altro, aprì una nuova strada nel mondo del design.
Realizzò anche il primo "esemplare" di Pippopotamo per Armando Testa , rosa e non azzurro.
Fece ritorno alla piena produzione artistica dal 1981, raccontando il proprio percorso artistico-ideologico in un testo intitolato Dall'arte alla vita, dalla vita all'arte, pubblicato nel 1981.
Seguí nel 2000 Not for sale per Mazzotta editore.
A partire dal 1985 iniziò una ricerca artistica con le nuove tecnologie attraverso l'elaborazione del Progetto IXIANA che, presentato al Parc de la Villette di Parigi, prefigura un parco tecnologico nel quale il grande pubblico poteva sperimentare in senso artistico le tecnologie digitali.
La maggior parte dei recenti lavori di Gilardi è accomunata da un tema, ovvero l'interazione tra opera e spettatore.
Tra le diverse creazioni, si ricordano l'installazione Pulsazioni, nella quale il battito cardiaco dell'osservatore dell'opera - registrato mediante un sensore - determina cambiamenti dell'insieme.
Ancora sulla stessa linea Absolut, foresta di materiali sintetici, traslucidi e freddi, Shared emotion, che coinvolge due persone in una esibizione interattiva informatica, riferendosi alle nuove modalità di approccio e di scambio nella società virtuale e globalizzata.
Il Parco Arte Vivente (PAV) di Torino
Il Parco Arte Vivente - Centro Sperimentale d'Arte Contemporanea è un museo e centro di ricerca italiano con sede nella città di Torino, nel quartiere Filadelfia.
Nato da un'idea dell'artista Piero Gilardi, è stato realizzato nel 2008 in un'area precedentemente occupata da installazioni industriali.
Il primo progetto del PAV risale al 2002, ideato appunto da Piero Gilardi ed elaborato da Gianluca Cosmacini.
Dopo svariate ipotesi di collocazione, il progetto approda alla sistemazione definitiva in via Giordano Bruno, nell’area ex Framtek, e viene realizzato nel 2008 dagli architetti Gianluca Cosmacini e Alessandro Fassi.
Nel 2010 viene insignito del premio Architetture Rivelate dall’Ordine degli Architetti di Torino.
Il PAV comprende un sito espositivo all’aria aperta e un museo interattivo inteso quale luogo d’incontro e di esperienze di laboratorio rivolte al dialogo tra arte e natura, biotecnologie ed ecologia, tra pubblico e artisti.
Il Parco è un territorio verde in continua evoluzione e occupa un’area ex-industriale di circa 23.000 mq dove, oltre a Trèfle, installazione ambientale dell’artista Dominique Gonzalez-Foerster (2006) e Jardin Mandala, giardino progettato dal paesaggista Gilles Clément (2010), sono in progress altri interventi di natura relazionale e partecipata (Focolare, vincitore del Premio PAV 2012 e un progetto di apicoltura urbana che prevede la presenza di api all’interno de La Folie du PAV di Emmanuel Louisgrand, 2009).
La bio di Piero Gilardi (via Fondazione Centro Studi P.G.);
La mappa del PAV (via sito ufficiale);
Mostra al MAXXI (via Rai Cultura);
Un ricordo di Marco Scotini (via Artribune).
DIFFUSISSIMA® alla Rome Future Week
Vernissage nell’ambito di DIFFUSISSIMA® Rome Future Week 2023.
DIFFUSISSIMA® by Artàporter non è una fiera. Si tratta di un progetto che porta l’arte a nuovi livelli di fruizione.
Non più solo nei luoghi canonici ma in luoghi comuni, quelli che frequentiamo tutti i giorni.
Nasce dall’esigenza concreta e culturalmente sentita di ripensare i luoghi comuni dell’arte e quindi:
● Abbandonare l’idea di gallerie e musei canonici come unico spazio di visibilità per le opere d’arte. DIFFUSO;
● Immaginare un nuovo modo di fruire l’arte. INNOVATIVO;
● Dare accessibilità per l’esposizione agli artisti. APERTO;
● Creare un nuovo circuito per il turismo dell’arte. INTERCONNESSO;
● Mettere l’arte a disposizione di tutti. SOCIALE;
● Innamorarsi di un opera d’arte e portarla subito con sé. EMOZIONALE.
Link Rome Future Week: https://romefutureweek.it/
Link Diffusissima: https://diffusissima.it/
Chi sono
Sono Dario Ujetto e scrivo questa newsletter da fine agosto 2022.
Ho 44 anni e da sempre sono appassionato di storie.
Sono co-founder della startup Artàporter e della società di consulenza Feelthebeat.
Scrivo storie di cibo su Eat Piemonte.
Operaio della comunicazione e del marketing, non chiedetemi mai consigli su carriera professionale o personal branding.
Non ho una carriera e sono un pessimo venditore di me stesso.
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