Street Artist,attivista o fotografo?
JR ricopre tutti questi ruoli, prendendo il testimone dell'Arte come "WoW" urbano
JR ĆØ un artista francese di origini persiane (Parigi, 1983), cresciuto in una famiglia piccolo borghese. Vissuto a Montfermeil, i genitori gestivano uno stand al mercato delle pulci di Porte de Clignancourt.
Ama ricondurre la sua voglia di arte al ritrovamento di una macchina fotografica nella metro di Parigi (ah lo storytellingā¦)
Lo pseudonimo rappresenta le iniziali del suo nome (Jean RenĆ©) e allude al personaggio principale della serie americana āDallasā, J. R. Ewing.
Tecnicamente usa il ācollage fotograficoā per creare installazioni urbane di grande portata, sempre dāimpatto e sempre adatte ad attirare lāattenzione dei social.
Attivo dal 2001, ha sempre collaborato con altri street artist celebri ed impegnati politicamente (Shepard Fairey, Blu, Zevs, Blek le rat, Influenza, The London Police) ma ĆØ nel 2008 che ebbe la sua consacrazione grazie al progetto Women Are heroes.
JR coprƬ i muri esterni della favela Morro da Providencia a Rio de Janeiro con foto di visi e sguardi di donne.
"Questo ĆØ un progetto realizzato con pochi mezzi come la favela. Ci siamo adattati all'ambiente in questo universo dove i tetti delle case sono di plastica e le pistole dei bambini di acciaio. Ci siamo riusciti in questo groviglio fatto di vie scoscese, case traballanti, fili elettrici volanti e tiri d'arma che attraversano le abitazioni"
Fino al 2010, l'artista proseguƬ questo progetto in Sierra Leone, Liberia, Kenya, India e Cambogia fino a farne un film documentario intitolato appunto Women are heroes.
Sempre nel 2010, il film fu selezionato alla Semaine de la Critique in associazione con la Selezione Ufficiale del Festival di Cannes e concorse per la CamƩra d'or.
Il progetto Women are heroes contribuƬ al conseguimento del TED prize nel 2011.
Da questo momento la carriera di JR decolla, con mostre, cataloghi, libri e speech in tutto il mondo.
PerchĆØ JR ĆØ fuori dai luoghi comuni dellāarte
Sarebbe troppo facile definire i lavori di JR āpiacioniā. Lo sono in parte, ed in parte i temi trattati sono perfetti per una certa narrazione terzomondista e ājovanottianaā.
Insomma, ad uno sguardo superficiale sembra che i suoi lavori siano costruiti per āpiacere alla gente che piaceā.
Ma puĆ² un certo tipo d'arte - come quella che JR ha portato in giro per il mondo in questi due decenni - cambiare il modo di percepire lāarte contemporanea?
La mia risposta ĆØ sƬ.
I lavori e i progetti di JR mettono sotto gli occhi situazioni addirittura palesi obbligandoti a ripensarle.
Oliviero Toscani si chiedeva - se l'arte non provoca, a cosa serve? Se non "provoca interesse, cambiamenti, evoluzione, pace, amore..." a cosa serve? - e JR provoca ma con garbo e bellezza. Portando ad un cambiamento di punto di vista.
JR sfrutta i circoli intellettuali ed il mondo del TED e dei mass-media liberal per portare lāarte nelle periferie ed in luoghi non battuti dal mondo dei collezionisti e delle gallerie.
Se non ĆØ unāintuizione questa, non saprei come definirla.
JR in mostra a Torino
āSono molto felice di annunciare che nel febbraio 2023 realizzerĆ² la mia prima mostra personale in un museo italiano, alle Gallerie dāItalia di Torino con nuove opere realizzate per lāoccasione. Ho visitato il cantiere del nuovo museo restando affascinato dalle potenzialitĆ di questo spazio e non vedo lāora di poter esporre qui per la prima volta in assoluto il mio nuovo progettoā.
Con queste parole, in un video pubblicato sui suoi profili social,Ā JR ha annunciato che nelĀ febbraio 2023Ā presenterĆ una grande retrospettiva alleĀ Gallerie dāItalia di Torino, museo diĀ Intesa San PaoloĀ aperto al pubblico lo scorso maggio.
Quella in programma alle Gallerie dāItalia di Torino sarĆ la prima personale mai realizzata dallāartista nella sua carriera.
Ma non ĆØ sicuramente la prima volta di JR in Italia.
Tra i piĆ¹ recenti lavori āitalianiā ci sonoĀ La Ferita (installazione che ha āsquarciatoā la facciata di Palazzo Strozzi a Firenze) e il grande murale sulla facciata diĀ Palazzo Farnese a Roma.
Link utili
Sito ufficiale di JR.
Intervista del The Guardian del 2015.
Profilo Instagram di JR.
Link ai libri Women Are Heroes e JR. Can art change the world? (Phaidon)
La Ferita, Palazzo Strozzi.
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Classicismo e Cultura POP: ecco Koons in Grecia
Citazioni e rimandi, contrasti e confronti tra antico e contemporaneo.
Si presenta in questi termini la nuova mostra personale di Jeff Koons in Grecia: un progetto che conferma lāinteresse dellāartista per ilĀ gusto classico.
Un aspetto, questo, giĆ esplorato di recente a Palazzo Vecchio a Firenze (dove l'artista aveva esposto tra le altre opere anche gli iconici calchi in gesso della serie Gazing Ball).
Organizzata dalla Deste Foundation, la rassegna (aperta al pubblico fino al 31 ottobre) ha luogo negli spazi della Slaughterhouse ā il vecchio mattatoio che si affaccia sul mare, nella cittĆ di Idra.
Dedicata ad Apollo, dio della musica e della medicina, la mostra presenta una serie di interventi in parte nuovi e mai esposti prima.
Si tratta di sculture di stampo squisitamente classico, nei quali il figlio di Zeus ĆØ rappresentato avvolto da vesti colorate e sensuali.
Giovane e bello come il sole, il dio ĆØ protagonista di una serie di opere quali Apollo Wind Spinner (colossale girandola eolica riflettente larga piĆ¹ di nove metri) e Apollo Kithara (la statua policroma di due metri che rappresenta il dio mentre suona la kithara).
Un Podcast?
Arte contemporanea e podcast. Usciamo dai luoghi comuni della divulgazione artistica (libri, mostre, magazine) per segnalare appunto un podcast de Il Giornale dellāArte.
A cura di Nicolas Ballario, realizzato insieme ad Angela Vettese.
Capire lāarte contemporanea ĆØ un podcast fresco e spigliato basato su un botta e risposta continuo tra la Vettese e Ballario, che portano gli ascoltatori lungo un excursus sullāevoluzione dellāarte contemporanea.